Il segretario provinciale Filt Cgil, Vera Uccello, dichiara che: “Se entro i prossimi mesi non si firma il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, la rete ferroviaria siracusana subirà un tracollo. Il ministro dei Trasporti Del Rio ha annunciato di voler potenziare la tratta palermitana Punta RaisiCefalù, e questa operazione rischia di assorbire tutti gli 11 milioni di euro del vecchio contratto di servizio. Tutto questo, mentre i nuovi contratti nel resto d’Italia sono stati tutti firmati”.

Per quello che concerne i trasporti ferroviari, la Sicilia e il resto del paese viaggiano a due velocità, e senza la firma del contratto questa disuguaglianza rischia di espandersi anche all’interno della stessa isola. Mentre oggi i sindacati protestano sotto il palazzo dell’Ars a Palermo supportati dagli operatori del settore, ieri Filt Cgil, Cisl Reti e Uiltrasporti hanno manifestato tutto il loro disappunto alla stazione ferroviaria di Siracusa.

Motivo del contendere è dunque il contratto di servizio rimasto nel cassetto dell’assessorato regionale ai Trasporti e che Crocetta pare non voglia firmare. “Eppure è chiaro - prosegue Uccello - che senza la ratifica dell’accordo con Trenitalia tutti gli investimenti previsti rischiano di andare a farsi benedire”.

Aggiunge Alessandro Valenti, segretario provinciale Cisl Reti che senza la firma del contratto gli investimenti previsti di 11 milioni di euro “scenderanno fino a 9 - lasciando senza risorse la tratta Siracusa-Gela e Siracusa-Catania. Nel Siracusano mancano le infrastrutture, e la ferrovia sarebbe l’unica risorsa che se rimodernata potrebbe risolvere il gap”.

Ritenere che il trasporto su gomma sia preferito dai siciliani e che quindi la firma del contratto di servizio possa essere procrastinata, “è una bufala - avverte Agostino Falanga, segretario regionale Uil Trasporti - supportata dalle 132 aziende di autolinee che prendono contributi da Stato e Regione. Ovvio che se le linee ferrate sono vetuste gli utenti cercano soluzioni alternative”.

Il sit-in di organizzato per oggi a Palermo davanti all’Ars vuole “spingere Crocetta a firmare il contratto con Trenitalia. Senza ammodernamento delle linee ferrate il turismo abbandonerà zone bellissime come Siracusa” aggiunge Falanga. L’ultimo appunto è poi per la stazione di Siracusa: “Un terminale del genere, agli occhi dei turisti, significa fare un salto indietro nel tempo di almeno 30 anni”.

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