Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e l’assessore ai Trasporti, Elisa De Berti, presenteranno entro un mese al massimo in Cadore gli studi progettuali del “Treno delle Dolomiti”.
Lo ha annunciato lo stesso presidente durante la consegna dell’ultimo dei nove treni Swing che circolano sulla linea per Belluno, Montebelluna e Padova.
Riguardo al collegamento tra Calalzo e Cortina, il governatore veneto ha ribadito che i tecnici della Regione presenteranno due ipotesi di tracciato, uno che passerebbe attraverso la Val D’Ansiei e uno per la Val Boite.
"È giusto che scelgano le comunità locali per dove deve passare la nuova ferrovia – ha ribadito Zaia – perché si tratta di un’infrastruttura molto importante che segnerà il futuro delle Dolomiti e, quindi, è giusto che decidano i residenti ed i portatori locali di interessi". Zaia ha tenuto a precisare che nessuna decisione verrà imposta dall’alto e che i comitati che si stanno preparando a dire di no troveranno una forte opposizione.
Il percorso per la Val D’Ansiei prevede stazioni a Domegge, Lozzo, Cima Gogna, Val Marzon, Palù San Marco, Cortina. Il treno che dovesse puntare diritto a Cortina per la Val Boite, si fermerebbe invece a Pieve di Cadore, Tai-Nebbiù, Valle, Venas, Vodo, Borca di Cadore, San Vito di Cadore e, quindi, Cortina.
Al momento l’orientamento prevalente è quello di preferire la linea per la prima soluzione. Sulla prosecuzione del treno tra Cortina e la Val Pusteria, il governatore ha invece precisato che la responsabilità della progettazione ricade sull’Alto Adige che nel caso non avrebbe ancora deciso se collegarsi a Cortina da Dobbiaco o da Brunico. Nell’eventualità che la scelta dovesse ricadere su Brunico, il treno procederebbe da Cortina sotto le montagne fino in Val Badia, precisamente sino a San Virgilio di Marebbe, per poi scendere, appunto, a Brunico. Zaia ha annunciato, per la realizzazione "tempi necessariamente lunghi, ma non eterni".