Un nuovo preoccupante fenomeno si sta affermando a Ventimiglia sui treni che partono dall’Italia verso la Francia. Sempre più spesso infatti, i migranti con lo scopo di passare il confine tra le due nazioni, salgono sui treni finendo per morire agganciati ai cavi dell’alta tensione o nascosti negli angusti locali adibiti a quadro elettrico.

Ieri sera, l’ultimo caso confermato dalle autorità italiane, che tuttavia non conoscono ancora i particolari della vicenda. Alla stazione ferroviaria di Cannes La Bocca, in Costa Azzurra, dove i treni vengono puliti e testati prima della partenza, il personale di SNCF ha scoperto un altro cadavere. L’uomo, che potrebbe essere rimasto folgorato, è un giovane africano non ancora identificato. Lo avrebbero trovato nel locale adibito a quadro elettrico.

Il 20 maggio scorso, su un treno “TER” francese partito alla stazione ferroviaria di Ventimiglia era stato scoperto il cadavere di un altro migrante di circa trent’anni.

Entrambi i convogli su cui sono tati rinvenuti i cadaveri, sono partiti dalla stazione di Ventimiglia, ma a tutt’oggi non è ancora stato possibile stabilire con certezza dove le due vittime siano salite. Nelle settimane scorse altri migranti sono stati ritrovati morti agganciati al pantografo mentre un altro si è salvato. Le autorità francesi e quelle italiane potrebbero presto incontrarsi per tentare di arginare questo nuovo preoccupante fenomeno.

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