Interessante intervista rilasciata ieri da Renato Mazzoncini, amministratore delegato delle Ferrovie a Repubblica. Ne riportiamo i punti più salienti.
Ma la Sicilia resta lontana senza il Ponte sullo Stretto.
"Non ho cambiato idea. L'opera serve, in Sicilia vivono 6 milioni di persone, sbagliato ricorrere al Project financing, inserito nelle opere ferroviarie con 4 miliardi si fa e costa meno della Napoli - Bari e di tante altre opere; strategicamente è il completamento del corridoio ferroviario Scandinavia-Mediterraneo, corridoio di cui fanno parte il ponte di Oresund e il traforo del Brennero, opere non certamente meno complesse o costose".
Le grandi opere sono importanti, ma bisogna anche migliorare il servizio delle linee regionali
"…nel nostro Piano spingiamo per unificare nella rete nazionale gestita da RFI le linee ex concesse gestite ancora dalle regioni, normalmente con standard tecnologici assai più arretrati. Nello stesso pacchetto di norme che tratta il trasferimento di Anas vi è una norma che consentirà alle regioni che lo desidereranno, il trasferimento delle linee alla gestione di RFI".
L'altra gamba sono le merci, che assumono un'importanza crescente visto gli enormi investimenti che la Cina sta facendo per portare i suoi prodotti sui mercati europei.
"…nell'ipotesi che la Cina metta gli occhi sul porto di Taranto, stiamo investendo sulla linea merci adriatica aumentandone la capacità con carri a standard pc80, capaci di portare in Europa merci con grandi ingombri. Le merci per noi sono strategiche. Stiamo investendo nel merci 1.5 miliardi di euro dopo anni di disinvestimento, 125 nuove locomotive, nuovi carri tecnologici e terminali per lo scambio gomma-ferro".
Lei parla di Malpensa, e viene in mente Alitalia. Vi hanno chiesto di dare aiuto?
"Ci sono sinergie tra aerei e treni e infatti abbiamo già iniziative commerciali il corso con compagnie. Già ci stiamo impegnano in settori non tradizionalmente nostri, come il trasporto su gomma o le infrastrutture stradali, non abbiamo energie e risorse per Alitalia. Per rilanciarla servono energie finanziarie e competenza. È fuori dalla nostra portata".
Treni, metropolitane, autobus. All'elenco mancano le stazioni. Cosa ne fate?
"Quelle più grandi stanno diventando dei grandi mall cittadini: a Milano il 30 per cento delle persone che entrano in Centrale ci va a fare la spesa. Per le 620 più piccole c'è un progetto: più sicurezza e riqualificazione, con i tornelli; e-commerce, con armadi dove farsi consegnare la spesa fatta on line; attività alberghiera dove possibile, con Bed & Breakfast; e soprattutto una rete di servizi commerciali dove trovare beni di necessità tipo pasta, rasoi, batterie, come accade negli Autogrill in autostrada".
L'intervista integrale può essere letta cliccando qui.