Con l’ultimo bando di qualche giorno fa per l’acquisto di 135 convogli Diesel per treni regionali, Trenitalia chiude di fatto il cerchio sul completo rinnovo del parco mezzi proiettandosi in quella “Ferrovia 2.0” che in Europa sta coinvolgendo i paesi maggiormente sviluppati e attivi.

Al netto dei 450 treni elettrici già in produzione, a partire dal 2019 saranno quindi ben 585 i nuovi convogli che solcheranno i nostri binari al servizio dei treni passeggeri regionali, convogli che necessariamente andranno a rimpiazzare quelli più obsoleti che ancora oggi risultano in circolazione.

Destino dunque segnato per le ultime ALe 724, per la ALe 582/642 ma a questo punto, verosimilmente, anche per le ALn 668 che anche nella loro versione più moderna “viaggiano” verso i 40 anni di età.

Non è escluso inoltre che tutto questo non possa coinvolgere anche la ALn 663 che di anni ne hanno comunque 35 ma anche le composizioni ordinarie con D.445 e carrozze che di fatto risulterebbero meno pratiche anche ai fini dell’esercizio non avendo comunicazione tra macchina e vetture.

A questa che già è una rivoluzione si aggiunge poi il cambiamento che sconvolgerà la trazione pesante. Nel corso del 2018 è prevista la dismissione di tutte le locomotive dei gruppi E.633 ed E.656 mentre per il 2019 è in agenda la totale radiazione delle E.655. Nel mezzo il passo dovrebbe essere segnato anche per le E.444R che già oggi sono meno della metà di quante costruite.

Nel giro di due anni le ferrovie, così come finora siamo stati abituati a conoscerle, saranno solo un ricordo, lasciando spazio a rotabili più moderni, pratici e performanti ma forse anche meno affascinanti.

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