Si scatena la polemica sul treno del Partito Democratico e sulla circolabilità delle E.414 sulla linea Lecco-Sondrio dove il convoglio è passato.

A scatenare la questione è la segreteria regionale della Federazione autonoma dei sindacati dei trasporti che in una nota indirizzata ai responsabili di Trenitalia ed RFI, rilanciata da GiornalediSondrio.it, avrebbe definito quanto accaduto oggi “un grave caso di sicurezza ferroviaria”.

Secondo la Federazione "sulla linea ferroviaria in questione tale materiale è privo di circolabilità. E pertanto non poteva transitare. Il fatto di far circolare un treno con “traccia occulta” ma con un materiale non idoneo alla circolazione è un gravissimo caso che pone pregiudizi alla sicurezza ferroviaria".

Al fianco del sindacato si è schierata la Lega con il capogruppo in Consiglio comunale a Sondrio Maurizio Piasini che ha affermato: "Proprio come ha fatto Fast Mobilità, chiederemo anche noi che sulla vicenda venga fatta piena chiarezza. Pretendiamo cioè che si faccia una verifica sui metodi di autorizzazione al passaggio di tale convoglio. In particolar modo chiederemo se sia stata garantita la sicurezza per tutti gli altri convogli. E anche se la rete non sia stata in qualche modo compromessa strutturalmente dal transito di questo treno speciale".

Sulla stessa linea d'onda anche Alternativa Popolare Valtellina Valchiavenna con il coordinatore provinciale Gerlando Marchica che chiosa: "Se un Frecciabianca ha transitato oggi sulla nostra linea ferroviaria mi chiedo se ciò non sia possibile sempre. Per tale motivo abbiamo già contattato l’ex ministro Maurizio Lupi affinché presenti un’interpellanza in Parlamento e si rivolga al Ministero dei Trasporti per chiedere che anche sulla linea Sondrio-Milano venga istituita la linea dell’alta velocità".

Tali polemiche potrebbero risultare tuttavia non fondate, in quanto se è vero che le locomotive in questione non hanno la circolabilità sulla linea in oggetto, nulla esclude che esse potrebbero avere avuto una autorizzazione temporanea. È bene notare queste deroghe sono state concesse anche in passato in diverse circostanze, quindi non ad uso e consumo di un singolo treno e non comportano ovviamente alcun rischio per la sicurezza.

Solitamente esse, infatti, prevedono una velocità di base ridotta e ulteriori riduzioni in alcuni punti della linea particolarmente delicati proprio per evitare qualsiasi tipo di problematica.
Il dover sottostare a queste precise regole determina del resto proprio la provvisorietà del servizio che quindi non può essere preso come riferimento per uno svolgimento quotidiano.

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