Come abbiamo visto, la nuova linea M4 di Milano è stata inaugurata questa mattina con la prima corsa aperta al pubblico a ora di pranzo.

Per l'occasione siamo andati a provarla salendo a bordo da Linate.

Per arrivare all'atrio della stazione sono presenti scale "normali", scale mobili, ascensori e un tapis roulant che aiuta a percorrere una sessantina di metri di percorso.

Come preannunciato da ATM, oggi e domani si viaggia gratis e quindi il traffico che incontriamo non è tutto "aeroportuale" quanto piuttosto dovuto ai tanti milanesi che vogliono vedere la nuova linea e provarla forti anche del costo zero.

Siamo sulla piattaforma del binario due e i treni, ovviamente, sono tutti solo per Dateo.

Il primo è previsto entro quattro minuti dal nostro arrivo mentre quello successivo sarà dopo undici.

La banchina non sembra particolarmente lunga però è sicuramente molto più sicura di quelle delle altre linee visto che l'accesso ai binari avviene solo con porte che si aprono al momento dell'arrivo del treno.

Come tutte le più moderne linee metropolitane del mondo anche questa è teleguidata e quindi dall'unità di testa si può vedere il binario scorrere.

Sarà forse per questo che tutti quanti si sentono "macchinisti" e fanno quasi a pugni per arrivare a mettersi davanti al vetro frontale!

Sulle vetture, in corrispondenza delle porte, la lista delle fermate è completa ma in realtà quelle aperte sono solo sei e ci vorranno ancora tre o quattro mesi prima che si possa arrivare alla stazione di San Babila primo punto di interscambio con la linea rossa.

Per il secondo punto di interscambio con la linea verde la stazione è quella di Sant'Ambrogio e per essa probabilmente due anni non saranno sufficienti.

Dopo la prima fermata Repetti il treno si avvia verso la stazione Forlanini di interscambio con le line FS e Trenord. 

Gli annunci dagli altoparlanti sono chiari, in italiano e in inglese, con l'indicazione dell'atto di apertura delle porte.

Argonne è la nostra destinazione, scendiamo dal treno e prendiamo la scala mobile che ci porta nel mezzanino.

Come in altre città europee la sicurezza è un elemento importante e in ogni stazione sono presenti i defibrillatori, sperando non servano mai.

La rampa di uscita della nostra fermata permette, grazie a indicazioni chiare e ben strutturate, di uscire nella via che più risulta comoda.

La stazione di interscambio con gli autobus è a pochi metri e oggettivamente tutto sembra essere stato fatto nella maniera giusta e a misura di viaggiatore.

L'unico vero rammarico è che la linea, la cui costruzione è cominciata nel 2012, sarebbe dovuta essere aperto al pubblico sino a San Babila nel 2018 mentre oggi, nel 2022 ed è in funzione solo fino a Dateo.

Chissà come mai, i lavori pubblici in Italia devono sempre durare il doppio del tempo previsto....

Testo e foto di Alessandro Buonopane

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