Dopo oltre due anni, potrebbe arrivare il via libera alla circolazione per i nuovi treni della Linea 1 della metropolitana di Napoli.
Infatti, secondo quanto riportato da Fanpage.it, i convogli - comprati dal Comune di Napoli e costruiti in Spagna dalla società CAF - avrebbero superato con successo le prove tecniche che si sono svolte martedì sera.
I test si sono svolti alla presenza dei tecnici dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Il parere sarebbe favorevole anche se con qualche prescrizione.
Completate tutte le procedure amministrative, l'Ansfisa potrebbe comunicare l'abilitazione dei treni alla circolazione, salvo nuovi imprevisti. Dopodiché i convogli dovranno effettuare il pre-esercizio, ossia il rodaggio di 5mila km a vuoto sui binari.
Salvo imprevisti i nuovi convogli potrebbero entrare in servizio entro la fine dell'anno o all'inizio del 2023. Tutta la procedura è stata seguita passo per passo dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e dall'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, che si sono impegnati affinché si completasse l'iter nel più breve tempo possibile e nel massimo rispetto di tutte le normative tecniche e di sicurezza. Decisivo anche l'incontro con il ministro dei Trasporti a Napoli.
Il passo successivo sarà l'abilitazione dei macchinisti, che sono abilitati per i vecchi treni degli anni '90 e Duemila, che avevano comandi di tipo analogico, ma non per quelli nuovi che sono quasi interamente digitali. I macchinisti hanno già effettuato un corso di 5 giorni l'anno scorso, e una sessione di aggiornamento quest'anno. E tuttavia dovranno superare un test alla guida dei treni alla presenza degli ispettori dell'Ansfisa.
"Ci fa piacere apprendere – commenta Fulvio Fasano, segretario Ugl Fna – che finalmente si è completato un iter per i treni nuovi che saranno poi consegnati all'azienda, se non ci saranno nuovi intoppi. I nuovi treni consentiranno di migliorare il servizio alla cittadinanza.
Siamo preoccupati, però, per i percorsi formativi fatti, perché è passato del tempo. Auspichiamo che l'azienda si adoperi per verificare la formazione del personale prima di far sostenere l'esame di abilitazione".
L'articolo integrale su Fanpage.it.