A causa dell'aumento del costo dell'elettricità, salito in un anno da 120.000 ad 830.000 euro al giorno, ci saranno tagli al numero di treni della Metro de Madrid.

Il numero di passeggeri ha inoltre raggiunto solo l'80% di quelli che viaggiavano in metropolitana prima della pandemia.

Così giustifica la decisione l'Ad di Metro de Madrid. "Nel contesto in cui ci troviamo - dice Silvia Roldán - in cui il prezzo per megawattora è così alto, questa misura, oltre ad adattare l'offerta alla domanda, andrà a beneficio del bilancio di Madrid".

Questa misura ha però trovato il parere contrario dell'opposizione, che propone un incontro con il presidente della Comunità per cercare alternative che non boicottino la vita dei madrileni.

"Questo - dice Mónica García, portavoce di Más Madrid nell'Assemblea di Madrid - significa che una metropolitana su 10 è soppressa, un treno su 10, cioè ci saranno 900 treni in meno. Il tempo di attesa passerà da tre a 7 minuti e questo significa che la presidente della Comunità, Ayuso, sta rubando 6000 ore di vita a noi madrileni e madrilene".

Per sopperire all'aumento dei prezzi dell'energia, l'opposizione propone invece di aumentare il numero di treni, ridurre lo stipendio annuale dei responsabili dei trasporti, superiore a quello del presidente del governo spagnolo, investire in pannelli solari per le associazioni di residenti e aiuti per la mobilità sostenibile.

Foto di Draceane - Trabajo propio, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=61562091 

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