Il 2022 sarà l'anno della svolta per i nuovi treni della Metro di Napoli, tempi e permessi permettendo, dovrebbero cominciare a viaggiare sui binari a partire dai primi mesi del nuovo anno.

Da Anm ancora non c'è una data ma prevale ottimismo: "Partiremo con le prove in questo mese, abbiamo ricevuto la comunicazione che ci autorizza a riprendere le verifiche sui treni in officina. Per le prove in linea bisognerà attendere la validazione di un soggetto terzo". Ancora incerta la data, dunque, per le verifiche sui binari: per validare un treno nuovo sono richiesti 5mila chilometri percorsi dai convogli a 30 chilometri all'ora ed un minimo di 15-20 giorni ma solo se potranno svolgersi anche in orario diurno. Serviranno invece ben due mesi circa se le prove si svolgeranno solo in orario notturno.

Anche l'assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza ha confermato la possibilità che la situazione si sblocchi a inizio 2022: "Se tutto va bene, entro il 2022 dovremmo avere 10 nuovi treni lunghi. Sarà una vera rivoluzione perché finora ne abbiamo 6 corti in servizio. A Napoli abbiamo altri quattro treni e altri cinque sono in Spagna già realizzati. Stiamo andando avanti e crediamo di poter avviare i collaudi a inizio anno nuovo, così da poterli mettere in esercizio entro il 2022".

Intanto, proseguono i lavori per l'apertura delle nuove stazioni della metro Linea 6. Sono 8 le stazioni interessate Mostra (politecnico), Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia-Santa Maria degli Angeli e Municipio.
Le prime 4, sono state ripristinate attraverso un finanziamento di 7,1 milioni del Patto per Napoli. Vandalizzate, chiuse da più di 10 anni, sono state rimesse a nuovo, modernizzate e recuperate. Le altre 2 stazioni (Arco Mirelli, San Pasquale) sono praticamente concluse, mentre Chiaia e Municipio sono alle rifiniture finali. Entro la primavera 2022 si ipotizza l'apertura e la messa in esercizio della tratta Mostra-San Pasquale, dopo 7-8 mesi (quindi nel 2023) si viaggerà invece fino a Municipio.

Anche qui i treni sono un problema da risolvere. Si partirà con gli ex Ltr degli anni Novanta, solo 5 convogli, con un'attesa media stimata di 12 minuti, almeno finché non arriveranno i nuovi treni Hitachi. Adeguati al nuovo sistema elettronico della linea, funzioneranno in composizioni dai 3 ai 5 vagoni per treno, con una capienza di 200 persone ciascuno, in totale dai 600 ai mille passeggeri per treno. I primi, inclusi nel contratto Hitachi, sono in produzione ma per gli altri bisognerà fare un bando ad hoc.

Fonte la Repubblica

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