Con l’apertura al pubblico della stazione Duomo di piazza Nicola Amore si conclude la tratta Dante-Garibaldi della Linea 1 della Metropolitana di Napoli.
Entra così in esercizio la nuova stazione di via Duomo, i cui eccezionali ritrovamenti archeologici, rinvenuti durante gli scavi, hanno restituito alla città un patrimonio storico-monumentale di straordinario valore.
La stazione è stata progettata dagli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas; ha una profondità di circa 40 metri e si sviluppa su 4 livelli. Il primo livello, di 7700 mq, ospiterà il Tempio e sarà visibile dall’esterno, attraverso una copertura vetrata, nonché fruibile dagli utenti attraverso un percorso indipendente dall'utilizzo della metropolitana.
Il secondo livello, ampio quanto il primo, costituisce il mezzanino della stazione, dove saranno posizionati i tornelli, superati i quali, attraverso un sistema di scale mobili e di ascensori, sarà possibile raggiungere i successivi livelli fino alle banchine dei treni.
Il percorso verso le banchine è caratterizzato da pannelli di acciaio retroilluminati intagliati con forme esagonali che mutano colore a seconda delle ore della giornata, accompagnando i viaggiatori in un percorso che sfuma dal celeste chiaro del giorno all’arancio del tramonto fino al crepuscolo della notte, senza perdere mai il contatto con la luce. I rivestimenti dei 4 livelli descritti sono costituiti da acciaio inox.
Le pavimentazioni e le scale sono in travertino, mentre la scala di uscita è in pietra lavica. Per i restanti piani intermedi aperti al pubblico il progetto prevede l’utilizzo di rivestimenti tipo “aquapanel” verniciato e pavimentazioni in travertino. Per la realizzazione di quest’opera, nel cuore di Napoli, profonda 40mt, è stato necessario lavorare attraverso 11 fasi per garantire, sempre, la viabilità e il passaggio delle persone. Inoltre numerose e impegnative sono state le opere a presidio dei fabbricati, monitorati costantemente durante l’esecuzione delle opere. Sono stati realizzati 6.200 mq di diaframmi, 59.100 mc di scavi, impiegati oltre 19.000 mc di cemento e 16.000 tonnellate di ferro. Per i rivestimenti, circa 6.800 mq di acciaio inox e 4.300 mq di travertino.