Applicata a partire dal finire del secolo scorso, la livrea XMPR è destinata a sparire nei prossimi mesi o quantomeno ad essere relegata sempre più nelle retrovie.

Con i segmenti Intercity Giorno e Notte delle vetture ormai sostanzialmente caratterizzati dalle nuove cromie (quel che ancora rimane in bianco, blu e verde è per lo più accantonato o utilizzato per ragioni di servizio) alcune vestigia di una colorazione invisa da molti restano ancora sul materiale motore e sul segmento regionale.

Con un po' di approssimazione, dovuta ai dati non sempre di facile reperimento, andiamo a vedere la situazione gruppo per gruppo.

Per quanto riguarda le E.401 e le E.403 la conta si fa facilmente, visto che tutte le unità atte sono rivestite dello schema Intercity Giorno.
Discorso diverso per le E.402B dove alcune unità hanno ricevuto l'XMPR anche in tempi relativamente recenti. Il perché non è ben chiaro, quel che è certo è che le ultime macchine non hanno seguito questo trend che probabilmente non è destinato ad estendersi.

Per quanto siano ancora "fisicamente" presenti, da questo elenco ci sentiamo di escludere tutti quei gruppi che da tempo sono agli sgoccioli e che da un momento all'altro potrebbero cessare definitivamente il servizio. Tra questi ci sono le E.444R, le E.632/E.633 e le E.655/E.656 che hanno certamente ancora tra le loro fila macchine nella vecchia colorazione ma con troppo poco futuro davanti per essere prese in considerazione.

Chi invece per mere ragioni "numeriche" tiene alta la bandiera della vecchia cromia sono le E.464. Con oltre 700 macchine costruite è del resto inevitabile, anche se, come vediamo periodicamente, Trenitalia ha deciso di aumentare la tipologia dei servizi a loro affidati assegnando di volta in volta la livrea Intercity Giorno piuttosto che la Frecciabianca, cosa che inevitabilmente, sulla distanza, porterà alla sparizione dello schema originale.

Rimanendo sulla trazione elettrica, la parte del leone l'XMPR la fa ancora sulle macchine per treni merci. Anche qui, però, la rivoluzione è partita per quanto in ritardo. Così, se le E.652 già vedono tra le loro fila diverse macchine "zincate", le E.412 ne annoverano da poco due e siamo pronti a scommettere che le E.405 le seguiranno a breve. 

La situazione si fa invece molto semplice per le macchine Diesel. Le D.345 sono a fine carriera e probabilmente resteranno invariate rimanendo relegate a compiti "secondari" come il traino dei treni soccorso laddove non demolite.
Le D.445, per contro, troveranno parimenti sempre meno spazio a causa delle elettrificazioni ed è quindi ipotizzabile una serie di accantonamenti dai quali dovrebbero sottrarsi le unità destinate agli Intercity in Calabria che stanno ricevendo la livrea Intercity Giorno

Per quanto riguarda il materiale automotore, alcuni gruppi hanno già abbandonato le loro origini, basti pensare ai Minuetto Diesel tanto per dirne uno, mentre altri lo stanno facendo con lentezza ma con costanza, come ad esempio i TAF.

Alla fine gli "Highlander" che rimarranno sono i gruppi destinati ad estinguersi nel breve periodo come le ALe 582/ALe 642 e le ALe 724, già abbastanza ai margini e destinate ad essere spazzate via in tempi brevi dalle consegne sempre più frequenti di Pop e Rock.

Chi probabilmente ha qualche scampolo di vita in più davanti sono le automotrici termiche, che poi si possono ridurre alle serie più nuove di ALn 668 e alle ALn 663. Escluse almeno fino ad ora dalla nuova colorazione DPR, sono destinate a "trascinarsi" fino a fine carriera, anche in questo caso messa a repentaglio dalle consegne dei vari Swing e Blues.

Per concludere, tralasciando il settore merci, un cenno lo merita la situazione delle vetture regionali. Visti i numeri del parco anche qui l'XMPR ancora "se la comanda" abbastanza, ma parimenti non durerà.
Le carrozze a Piano Ribassato sono destinate all'estinzione in tempi brevi, le Medie Distanze a una forte riduzione e a ricevere le superstiti la cromia DPR e stessa cosa anche per le UIC-X limitatamente, almeno per ora, alle Pilota. Anche in questo caso sarà importante vedere le tempistiche dettate sempre dall'introduzione dei nuovi materiali.

La vita dell'XMPR è senza dubbio stata allungata anche dal Covid, che ha di fatto rallentato sia le consegne sia i cambi di cromia, ma il destino è ormai chiaramente segnato e per il bianco, blu e verde sui binari italiani ci sarà sempre meno spazio.

E, opinione strettamente personale, menomale.

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